tag:blogger.com,1999:blog-3688920355979506092024-03-04T21:08:05.812-08:00ELEMENTI DI CRIMINOLOGIABlog di approfondimenti e di contributi di donne che vivono quotidianamente il mondo dell'investigazione e della criminologiaCinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-48475976868843095762012-06-22T13:27:00.001-07:002012-06-22T13:30:47.310-07:00Nasce il primo Sportello Donna a Salernopresenta<a href="http://www.salernonews24.it/DettaglioVideo.aspx?IdVideo=529" target="_blank">http://www.salernonews24.it/DettaglioVideo.aspx?IdVideo=529</a><br />
<a name='more'></a>inaugurazione dello Sportello donna voluto da Deborah Di Donna dirigente del Gruppo EBESSE di Milano e titolare dell'agenzia Di Donna investigazioni in collaborazione con la criminologa Cinzia Mammoliti<br />
<br />Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-29242702166629446362012-05-03T01:59:00.000-07:002012-05-03T01:59:06.272-07:00Si parla di stalkingQuesto il mio intervento ....<div>
<a href="http://smtvsanmarino.sm/tk/default.asp?id=1227">http://smtvsanmarino.sm/tk/default.asp?id=1227</a> </div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-19774729825951041242012-03-05T10:56:00.004-08:002012-03-05T10:56:59.551-08:00La prima intervista televisiva<br />
Ecco a Voi il link della mia prima intervista...<br />
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=wJwTcE8QmsA">http://www.youtube.com/watch?v=wJwTcE8QmsA</a><br />
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A presto!Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-21809737877749952012012-02-29T10:34:00.002-08:002012-02-29T10:36:37.730-08:00"I serial killer dell'anima" di Cinzia MammolitiCon immensa gioia Vi comunico che finalmente è stato distribuito in tutte le librerie il saggio della criminologa dott.ssa Cinzia Mammoliti <span style="color: magenta; font-size: large;"><strong>"I serial killer dell'anima" </strong></span>Sonda Editore.<br />
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<span style="background-color: magenta; font-size: medium;"><em><strong>I manipolatori sono tra noi: come riconoscerli, come evitarli, come difenderci da loro. </strong></em></span></div>
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<span style="font-size: medium;"> </span><b><span style="font-family: Verdana,Verdana; font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,Verdana; font-size: small;"> </span></span><span style="font-size: small;"><div style="text-align: justify;">
Chi sono i serial killer dell’anima? Come agiscono? Perché certi uomini si presentano in un modo e poi si rivelano completamente diversi? Cosa induce molte donne a farsi maltrattare? Perché a fronte di molestie, umiliazioni e vessazioni costanti anziché fuggire rimangono accanto al loro persecutore? Spesso il crimine non viene neppure denunciato perché compiuto proprio dalle persone che più si amano e che si sentono così autorizzate a continuare a delinquere nel silenzio di chi viene abusato. Il più delle volte infatti le vittime non prendono in considerazione le proprie esigenze e i propri diritti, ma consentono al manipolatore di molestarle, opprimerle, umiliarle. Paure e sensi di colpa inutili concorrono poi a peggiorare la situazione, e la vittima cade in relazioni dolorose e destabilizzanti dalle quali liberarsi rappresenta, a volte, un’impresa titanica. "</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Un grazie alla collega per aver scritto su saggio di grande spessore.</div>
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Deborah Di Donna</div>
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<a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/"><span style="color: white;">http://www.didonnainvestigazioni.com/</span></a></div>
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<br /></div>
</span></b><br />
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"Una guida che affronta con stile chiaro e diretto un argomento ancora poco dibattuto in Italia, fornendo gli strumenti per combattere la violenza psicologica. </div>
<div align="left">
Acquisire consapevolezza; riconoscere i potenziali nemici per evitarli individuando le principali dinamiche relazionali perverse; decidere di non restare più invischiate in una relazione negativa con persone che vogliono umiliarci e abusarci psicologicamente: questi gli strumenti fondamentali per evitare di soffrire. </div>
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<br /></div>
</div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-84316298914237973892012-02-13T08:55:00.000-08:002012-02-13T08:55:15.252-08:00Manipolazione mentale e violenza psicologica<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Il tema della violenza psicologica e della manipolazione mentale, che spesso la precede, costituisce un importante argomento di riflessione a causa della cifra oscura che caratterizza questo reato. </div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
La donna, vittima predestinata da tempo immemore, ha imparato a riconoscere come sbagliata, nel tempo, quella che é la violenza fisica ma tende ancora ad accettare quella forma più subdola e sottile di abuso, che il più delle volte avviene sotto le mura domestiche e che prende il nome, appunto, di violenza psicologica. Essa consiste fondamentalmente nell umiliazione e deprezzamento della vittima, che attraverso l uso, da parte del carnefice, di azioni manipolatorie finalizzate a farle gradualmente perdere fiducia in se stessa si ritrova svilita, smarrita e priva di punti di riferimento. </div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Si tratta di un omicidio dell anima e della mente spesso premeditato che vede ad oggi troppi esecutori impuniti e considerate le gravissime conseguenze sia fisiche che psicologiche che esso determina richiede una sensibilizzazione di tutta la popolazione che possa contribuire a fare emergere il fenomeno di modo che chi subisce sia in grado di riappropriarsi della propria dignità e integrità mentale e chi agisce venga debitamente punito dall ordinamento o curato.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Spesso il crimine non viene denunciato perchè proviene proprio dalle persone che più si amano e che si sentono, per tale ragione, autorizzate a continuare a delinquere </div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Si intende, con questo seminario, contribuire a sensibilizzare l opinione pubblica aiutando, al contempo, le vittime a riconoscere il fenomeno per potersene difendere autonomamente o chiedendo aiuto.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Ciò non soltanto per tutelare se stesse e la propria integrità ma anche per salvaguardare eventuali figli che, assistendo alla violenza su un genitore di riferimento, potrebbero, a loro volta un domani, divenire degli abusanti.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Cinzia Mammoliti</div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-75564699389328318502012-02-01T14:10:00.001-08:002012-02-02T00:47:54.655-08:00LO STALKING : CHI E'LO STALKER ?<br />
<div align="center" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;">Si é tanto parlato in questi ultimi tempi di un reato che, pur essendo da sempre esistit<span style="text-decoration: none;">o, ha ricevuto una disciplina legislativa solamente pochi anni fa: lo </span><span style="text-decoration: none;"><b>stalking</b></span><span style="text-decoration: none;">, che in inglese, letteralmente significa "fare la posta", "appostarsi" e che si concretizza in </span><span style="text-decoration: none;">una serie di atti insistenti, ossessivi e persecutori, posti in essere da un molestatore, che mirano a ridurre la vittima in uno stato di soggezione psicologica per costringerla ad accettare un contatto intrusivo nella propria vita privata.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Per dar luogo alla fattispecie criminosa tali comportamenti persecutori devono concretizzarsi in un insieme di condotte vessatorie, sotto forma di minaccia, molestia, atti lesivi continuati che inducano, nella persona che le subisce, un disagio psichico e fisico e un ragionevole senso di timore</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;">La</span><b> </b><b>Legge 23/4/2009 n.38 </b><span style="text-decoration: none;">ha introdotto l’art.</span><b> </b><b>612 bis c.p. </b><span style="text-decoration: none;"><b>“ATTI PERSECUTORI”</b></span><span style="text-decoration: none;">: il nuovo reato é concepito come delitto contro la libertà morale con pena da 6 mesi a 4 anni di reclusione. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Il delitto, procedibile a querela, diventa perseguibile d’ufficio nelle ipotesi aggravate (es. se contro un minore o persona disabile)</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Ma chi é il molestatore (detto stalker) visto da vicino? Si tratta solitamente di un uomo, anche se é in aumento lo stalking femminile, che non riesce ad accettare la decisione, presa dalla compagna, di troncare la relazione. </span></div>
<div align="left" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Sono state individuate cinque tipologie di base:</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;">1) il "</span><span style="text-decoration: none;">risentito</span><span style="text-decoration: none;">", caratterizzato da rancori per traumi affettivi ricevuti da altri a suo avviso ingiustamente (tipicamente un ex-partner di una relazione sentimentale);</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;">2) il</span> "<span style="text-decoration: none;">bisognoso d'affetto</span>", <span style="text-decoration: none;">desideroso di convertire a relazione sentimentale un ordinario rapporto della quotidianità; insiste e fa pressione nella convinzione che prima o poi l'oggetto delle sue attenzioni si convincerà;</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;">3) il</span><span style="text-decoration: none;"><b> "</b></span><span style="text-decoration: none;">corteggiatore incompetente</span><span style="text-decoration: none;"><b>",</b></span><span style="text-decoration: none;"> che opera stalking in genere di breve durata, risulta opprimente ed invadente principalmente per "ignoranza" delle modalità relazionali; </span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;">4) <span style="text-decoration: none;">il "</span><span style="text-decoration: none;">respinto</span><span style="text-decoration: none;">", rifiutato dalla vittima, caratterizzato dal voler contemporaneamente vendicarsi dell'affronto costituito dal rifiuto ed insieme riprovare ad allestire una relazione con la vittima stessa;</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;">5) il "</span><span style="text-decoration: none;">predatore</span><span style="text-decoration: none;">", il cui obiettivo è di natura essenzialmente sessuale, trae eccitazione dal riferire le sue mire a vittime che può rendere oggetto di caccia e possedere dopo avergli incusso paura.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: black;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;">A parte l'ultima tipologia si tratta, ordinariamente, di persone normali che di fronte al trauma dell'abbandono reagiscono in maniera anomala tormentando la loro vittima in maniera ossessiva per settimane, mesi e talvolta anni interi con conseguente compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e psicologico. Sotto questo aspetto lo stalking si profila come un reato </span><span style="text-decoration: none;"><i>sui generis</i></span><span style="text-decoration: none;"> per via delle conseguenze gravi che subisce non solo la vittima ma anche il reo. Non é raro, infatti, che questi sviluppi una serie di disturbi psicologici o psichiatrici di varia entità legati all'ossessione ingenerata dal rifiuto dell'ex partner, fattore che mi fa seriamente riflettere sull'effettivo grado di imputabilità di molte persone.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Ma qual é il discrimine tra corteggiamento pressante e molestia assillante ? Non sempre é facile distinguere. Il legislatore richiede che i comportamenti molesti siano intrusivi, non richiesti, non voluti e non graditi, tali da creare disagio psicofisico e un ragionevole senso d’ansia o paura nella vittima per sé o per l’incolumità di altra persona legata da relazione affettiva o tali da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. Fattori tutti difficilmente accertabili ed estremamente soggettivi. Si tratta, pertanto, di un reato molto difficile da provare e non soltanto per la relatività dei parametri che lo tipizzano ma anche per il numero oscuro che lo caratterizza e che rappresenta quella quota di casi che, in ogni tipo di reato, non finiscono nelle statistiche ufficiali perché non denunciati dalla vittima, non vengono scoperti o perché l'indiziato non viene condannato. Come in tutti gli illeciti commessi nel contesto familiare, infatti, anche in questo la vittima ha spesso serie difficoltà a sporgere denuncia per paura di ritorsioni o senso di colpa. Tuttavia, al contrario, la cifra riguardante questa fattispecie criminosa si presta anche ad essere sovrastimata e questo principalmente per il rischio di strumentalizzazione del reato laddove vi siano in corso, ad esempio, cause di separazione e diatribe coniugali per l'affidamento di figli.</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">A distanza di quasi tre anni dalla regolamentazione legislativa restano a mio parere ancora troppe zone d'ombra.</span></div>
<div align="justify">
<span style="background-color: black;"><br /><span style="color: white;"></span></span></div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-83128860712758443702011-11-13T04:03:00.000-08:002011-11-26T06:50:16.355-08:00LA DEVIANZA MINORILE E LE BABY GANGS<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
Quando si parla di delinquenza in genere si tende a immaginare il criminale adulto che conduce una vita ai margini della società violando le regole di convivenza civile e infrangendo costantemente le leggi. Pensare a individui strutturati e consapevoli che delinquono può più o meno colpire, indignare o lasciare indifferenti.</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
Un fenomeno che, però, non può essere ignorato da nessuno é quello della devianza minorile. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyBwTOnyU4IHxMcQG1-be1s1C5GOXIgeVufR_JwwusTYlNZcKCpB4ZI26Vbz5470gHizepH9e9G3ZtVttkqfUD2IJLwjprd8MD0qp3UVVViaKBGiWuhpAWNV6wguM9LBtKFY-vkQToWsY/s1600/baby-gang1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" nda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyBwTOnyU4IHxMcQG1-be1s1C5GOXIgeVufR_JwwusTYlNZcKCpB4ZI26Vbz5470gHizepH9e9G3ZtVttkqfUD2IJLwjprd8MD0qp3UVVViaKBGiWuhpAWNV6wguM9LBtKFY-vkQToWsY/s1600/baby-gang1.jpg" /></a></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
Fa male pensare a un bambino criminale. Perché lo diventa? Quale immensa frattura é intervenuta a interrompere un processo di crescita sana, quella alla quale ogni fanciullo ha diritto? Vandalismo, estorsioni, rapine, risse, pestaggi, i cui autori si collocano tra i 12 e i 18 anni da luogo a un particolare tipo di criminalità, presente ormai da tempo sul nostro territorio e in costante crescita, messa in atto dalle <i>baby gang,</i><span style="font-style: normal;"> vere e proprie bande organizzate costituite sia da minori italiani che da immigrati stranieri. Riguardo a questi ultimi se i nomadi rumeni si dedicano prevalentemente ai furti, i nordafricani vengono impegnati nello spaccio di droghe mentre ecuadoriani, peruviani e cileni commettono i reati più segnati dalla violenza fisica.</span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Secondo un recente rapporto del Centro per i Diritti del Cittadino, mentre nella capitale e nel sud Italia i piccoli criminali sono principalmente di nazionalità italiana, nel nord le</span><i> baby gang </i><span style="font-style: normal;">sono formate maggiormente da gruppi sudamericani. La struttura di questi gruppi é simile a quella delle bande criminali, con un’organizzazione interna e una strategia di attacco. Nascono in quartieri o in determinate zone, di cui gli appartenenti alla banda si sentono in qualche modo padroni, si attribuiscono originali nomi che li contraddistinguano dalle bande rivali e si fanno la guerra seminando il panico sui territori prescelti.</span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;">
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=368892035597950609" name="container1"></a>Non mancano elementi femminili al loro interno che spesso sono anche più aggressivi dei loro compagni di squadra per dimostrare a questi ultimi la loro "parità".</div>
<div align="justify" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;">
Non sempre c'é una logica nella scelta delle vittime. Talvolta si tratta di persone percepite come più deboli: diversamente abili, anziani, barboni, persone appartenenti ad un'altra razza o di diverso orientamento sessuale, altrimenti può andar bene chiunque capiti loro sotto tiro.</div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
La modalità delle aggressioni è quasi sempre la stessa. Viene individuata la vittima e circondata senza darle alcuna possibilità di reagire, si procede poi all'intimidazione insultandola per poi picchiarla.</div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<span style="font-style: normal;">Non di rado le malefatte commesse vengono riprese e i video autocelebrativi vengono caricati su </span><i>Youtube</i><span style="font-style: normal;"> e su altri siti mentre</span><i> social network </i><span style="font-style: normal;">come </span><i>Facebook </i><span style="font-style: normal;">e </span><i>Hi5</i><span style="font-style: normal;"> vengono utilizzati per tenersi in contatto tra loro.</span></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Cosa spinge questi giovani ad agire così ? Si sente parlare spesso di malessere generazionale, di caduta e vuoto di valori, ma non credo si possa generalizzare un problema così delicato. Innanzitutto, per individuare le cause del fenomeno ritengo debba esser fatta una netta distinzione tra ragazzi provenienti da famiglie disatrate e vittime a loro volta di violenza assistita e giovani che invece appartengono a nuclei familiari, almeno apparentemente, solidi e ben strutturati.</div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Nel primo caso intraprendere una strada sbagliata, vale per gli italiani, come per gli stranieri, costituisce la conseguenza dell'abbandono affettivo e della mancanza di una guida. </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Una situazione economica e familiare precaria, l'allontanamento dal Paese d'origine, località residenziale e luoghi frequentati vicini ai punti di ritrovo dei malavitosi, maltrattamenti subiti o ai quali si é soliti assistere in casa, son tutti fattori che possono slatentizzare una forte aggressività soprattutto in un momento delicato della vita come quello dell'adolescenza. </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Il giovane, disperato, sente il bisogno di affermare la propria identità attraverso l'appartenenza ad un gruppo di pari e ricorre all'estremizzazione del bullismo per gridare al mondo la sua esitenza e il bisogno di attenzione </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Diversa é, invece, la realtà per quei ragazzi che, al contrario son cresciuti ""nella bambagia e hanno alle spalle famiglie spesso benestanti. In questo caso é forse più appropriato parlare di caduta di valori. Una societa' adulta, senza valori, o che comunque non e' più capace di trasmetterli; famiglie il cui unico modello etico consiste ormai nell' accumulazione di benessere; una classe politica che sponsorizza di fatto una cultura dell' illecito, con una sistematica delegittimazione dell' autorita' giudiziaria, possono determinare un vuoto incolmabile nei giovani più fragili che, non sapendo come rispondere a ciò, scelgono di delinquere andando a cercarsi discutibili punti di riferimento in strada.</div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
E'dunque sempre colpa della famiglia ? </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
La responsabilità che ha quest'ultima é molto grande. Nel primo caso per l'incuria, l'ignoranza, la mancanza di mezzi e strumenti per far fronte a un esercizio adeguato della potestà genitoriale. </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Nel secondo caso per la superficialità, l'individualismo, la noia, la deresponsabilizzazione quando si sceglie di privilegiare la strada della concessione a oltranza a quella dell'educazione responsabile. </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Un bambino delinquente é una responsabilità sociale. </div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
Una mano sulla coscienza dovremmo quindi, a mio parere, metterla tutti indistintamente.<br />
<br />
Cinzia Mammoliti<br />
www.didonnainvestigazioni.com</div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; padding-top: 0cm;">
<br />
<br />
<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
</div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-2963885067881224582011-08-18T09:16:00.000-07:002011-11-26T06:51:07.324-08:00Pedofilia: un problema sempre attuale<br />
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Anche
se viviamo in una società che sempre più combatte per tutelare i
diritti dei <a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/">minori</a> e riconoscere all'infanzia un ruolo fondamentale
nella costruzione della personalità dell'essere umano sono ancora
moltissimi i bambini, ad oggi, che subiscono violenze quotidiane di
ogni tipo, sia fisiche che psicologiche.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Secondo
l'ultimo Rapporto ONU 2006 almeno 54.000 minori sono stati uccisi nel
2002; 223.000 costretti a rapporti sessuali o comunque contatti
fisici forzati; 1.8 milioni sono vittime del giro della prostituzione
e della pornografia; 1.2 risultano essere vittime del traffico di
essere umani e tra i 100 e i 140 milioni di ragazze hanno subito una
mutilazione genitale.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Secondo
uno studio mondiale elaborato dopo quattro anni di ricerche è
risultato che 150 milioni di bambine nel mondo, ossia circa il 14%
della popolazione infantile del pianeta, sono vittime di abusi
sessuali, mentre i maschi sottoposti a tali brutalità sono circa 73
milioni. </span></span></em>
</div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Si
tratta di cifre raccapriccianti.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Sorge
spontaneo indignarsi quando si parla di pedofilia Sentir solo
pron</span></span></em><em><span style="font-style: normal;">unciare
questa parola indispone e irrita perché evoca un mondo mostruoso di
violenze perpetrate ai danni delle creature più fragili e innocenti
che esistano: i bambini.</span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="font-style: normal;">L'argomento
resta, purtroppo, perennemente attuale poiché pedofilia e
pedocriminalità continuano ad alimentare un mercato ricchissimo e
con interessi ramificati in tutto il mondo e la cifra oscura che
riguarda questo reato rimane ancora molto alta.</span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span style="font-style: normal;">Ipocrisia e
omertà sono, infatti, alleate dell'abuso all'infanzia dal momento
che questa tragedia è molto più diffusa di quanto non si creda e
non riguarda soltanto la violenza sessuale perpetrata fin dai primi
anni di vita della vittima , ma anche condizionamenti psicologici e
molestie morali che fanno crescere il bambino con profondi problemi
destinati, il più delle volte, ad esplodere, con effetti devastanti,
in età adulta.</span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">La
maggior parte dei bambini abusati, per esempio, diverrà a sua volta
abusante e questa é solo una delle gravissime conseguenze che
possono derivare dall'essere stati vittime di pedofilia.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Ma
chi é il pedofilo ? Non esiste purtroppo una tipologia ben definita
e di facile identificazione poichè la pedofilia é praticata da
uomini, talvolta donne, giovani, anziani, omosessuali, eterosessuali,
sconosciuti, ma ancora più spesso familiari.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">E'stato,
infatti, accertato che la maggior parte di abuso e violenze a danno
di minori si verificano in famiglia e, nello specifico, gli autori
possono essere parenti stretti, genitori, nonni, come nei recenti
casi di un 72enne della provincia di Viterbo che abusava sessualmente
da tempo delle nipotine rispettivamente di 8 e 10 anni e dei genitori
di Palermo che violentavano e vendevano a conoscenti il figlio di 13
anni.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Sono
episodi aberranti e contro natura che, però, esistono da sempre
perché la pedofilia affonda le proprie radici nella storia
dell'umanità ed è stata fino ad oggi, ed è in gran parte ancora,
tenuta nascosta quale patologia occulta ed inconfessabile, per
l'evidente contrasto con i più basilari principi della convivenza e
della morale collettiva. </span></span></em>
</div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Se
una tipologia specifica di pedofilo non esiste si possono, però,
individuare tratti distintivi che accomunano molti di questi soggetti
gravemente disturbati.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Essi
provengono, spesso, da famiglie inadeguate ed emotivamente
disattente, presentano alti livelli di immaturità affettiva e
funzioni emotive instabili, presentano forti difficoltà ad inibire
gli impulsi sessuali, bassa tolleranza alle frustrazioni e
ipersensibilità alle critiche.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Spesso
convinti di non ledere i bambini che abusano, ricorrono a distorsioni
cognitive per convincere se stessi della bontà e genuinità degli
atti riprovevoli che commettono arrivando a credere che il contatto
sessuale faccia addirittura bene al bambino e che sia da esso
cercato e desiderato.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Molti
scelgono appositamente professioni che possano garantire uno stretto
contatto con le vittime per meglio poterle adescare ed ecco perché
non c é da stupirsi quando la cronaca porta alla luce casi di
insegnanti, educatori e perfino preti pedofili.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Un'importante
fetta del mercato in espansione é poi, oggi, data dalle nuove
tecnologie. </span></span></em>
</div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><i>Chat</i></span></em><em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">,
</span></span></em><em><span lang="zxx"><i>webcam</i></span></em><em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">,
posta elettronica e molti altri sistemi di interazione collegatii
alla navigazione </span></span></em><em><span lang="zxx"><i>on line</i></span></em><em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">
possono diventare estremamente invasivi per un bambino e favorire
molestie e adescamento a fine di abusi sessuali e-o pedo-pornografia</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">In
una ricerca condotta fra 1500 bambini: </span></span></em>
</div>
<ul>
<ul>
<li><div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">il
20% dice che chatta regolarmente;</span></span></em></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">il
21% si chiama per nome con gli altri utenti delle chat;</span></span></em></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">il
53% è coinvolto in conversazioni di natura sessuale. E questo
nell'età da 8 a 11 anni;</span></span></em></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">il
16% dice di avere avuto degli incontri faccia a faccia. Questi sono
bambini che chattano regolarmente in rete. Molti di loro si recano
non accompagnati agli incontri concordati sul web (Fonte: </span></span></em><em><span lang="zxx"><i>Save
the Children</i></span></em><em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">,
maggio 2004).</span></span></em></div>
</li>
</ul>
</ul>
<div align="JUSTIFY" style="margin-left: 2.49cm;">
<br />
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Che
strumenti possiede, oggi, un genitore per cercare di tutelare i
propri figli ?</span></span></em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8zFjo6ajHEBntFcwE9M0iEC3UjtrGy_sRkzs1fftW83_Id8XDY6-j2EDbVPOJwB2hRCjQbuDs8zw8IuRIfQTv1NblZhjrfr0YgJ8R_iweDlmlpYxbuSNszEDVDgoqdv8e0CY_bjY4exI/s1600/pedofilia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8zFjo6ajHEBntFcwE9M0iEC3UjtrGy_sRkzs1fftW83_Id8XDY6-j2EDbVPOJwB2hRCjQbuDs8zw8IuRIfQTv1NblZhjrfr0YgJ8R_iweDlmlpYxbuSNszEDVDgoqdv8e0CY_bjY4exI/s1600/pedofilia.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Innanzitutto
dovrebbe acquisire egli stesso la consapevolezza delle opportunità
e dei rischi dei mezzi in questione, diventando un interlocutore
informato e un supporto al bambino, assistendolo nella navigazione
senza mai lasciarlo solo.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">In
secondo luogo dovrebbe conoscere quelli che sono i segnali d'allarme
utili per l'individuazione precoce di comportamenti infantili
considerati come possibili indizi di violenza sessuale quali, ad
esempio, la comparsa di nuove paure, il cambiamento di comportamenti
abituali, espressioni anomale di sessualità, cambiamenti nel
rendimento scolastico e nella relazione con i genitori.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Per
non incorrere in facili allarmismi é, però, utile sapere che tali
indicatori non sono tipici solo dell'abuso sessuale, ma possono
essere determinati anche da altre forme di disagio. </span></span></em>
</div>
<div align="JUSTIFY">
<br />
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Infine,
per prevenire e combattere efficacemente la pedofilia e la
pedocriminalità, è necessario mettere i bambini stessi nella
condizione di apprendere i principi di prevenzione e di sicurezza,
senza falsi moralismi o pudori, sia pure con un linguaggio adatto
alla loro età e rispettando la gradualità dello sviluppo. Occorre
dialogare coi propri figli: dialogare e confrontarsi senza esasperare
il problema ma prospettando le gravi conseguenze che potrebbero
derivare da incontri indesiderati.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Cinzia Mammoliti</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></div>
<div style="text-align: center;">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: magenta;"><b>DA NOVEMBRE PARTIRANNO DEI SEMINARI RIVOLTI ALLE MAMME ED AI LORO FIGLI SUL TEMA DELLA PEDOFILIA AL FINE DI FORNIRE STRUMENTI UTILI PER RICONOSCERLA E PER COMBATTERLA .</b></span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">PER INFORMAZIONI SCRIVETE A :<a href="mailto:info@didonnainvestigazioni.com"> info@didonnainvestigazioni.com</a></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Siamo disponibili a strutturare dei corsi per gruppi privati in date da concordare.</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Contattateci e capiremo insieme come organizzarci.</span></span></em></div>
<div style="text-align: center;">
<em><span lang="zxx"><span class="Apple-style-span" style="color: magenta;"><b><u>COMBATTIAMO INSIEME UN FENOMENO CHE E' SEMPRE PIU' DILAGANTE!</u></b></span></span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: magenta;"><b><i><u><br /></u></i></b></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;">Deborah Di Donna</span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY">
Titolare licenza investigativa in ambito commerciale e penale<br />
<a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/">www.didonnainvestigazioni.com</a></div>
<div align="JUSTIFY">
<em><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><br /></span></span></em></div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-47688111122701578812011-08-03T07:19:00.000-07:002011-11-26T06:52:10.317-08:00OMICIDIO MELANIA REA<div align="center" class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<b><span style="color: #6b0094;">Gli indicatori di menzogna nelle deposizioni di Parolisi prima dell'arresto</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Si sta tanto parlando, da mesi, dell'omicidio di Melania Rea, la giovane donna di Somma Vesuviana scomparsa il 18 aprile scorso e ritrovata morta due giorni dopo. Un ennesimo omicidio efferato, al momento senza colpevoli, che vede, però, iscritto, nel registro degli indagati, il marito della vittima: Salvatore Parolisi, caporal maggiore dell'esercito che a fine aprile ha rilasciato un'intervista alle telecamenre della nota trasmissione tv "Chi l'ha visto".</div>
<div class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Ue0T9XoNzDk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Capita raramente che mi soffermi davanti alla televisione, di qualunque argomento si tratti, tuttavia, nel caso specifico la mia attenzione venne immediatamente catturata dalle modalità comunicative di Parolisi. Mi occupo da anni di comunicazione menzognera, addestrando le Forze dell'ordine ad individuarne gli indicatori verbali e non verbali, ma nel caso del caporal maggiore indagato rimasi profondamente sorpresa dall'evidente sforzo che gli costava mentire. Perché non avevo alcun dubbio sul fatto che mentisse. La menzogna costituisce il prodotto di una manipolazione attenta e complessa dell'atto comunicativo che richiede il controllo di numerosi fattori da parte di chi vi fa ricorso. Il linguaggio del corpo é di fondamentale importanza quando si mente e si osserva proprio per comprendere se vi siano incongruenze tra quanto detto e quanto espresso non verbalmente poiché se i contenuti verbali si possono controllare quelli non verbali molto meno essendo fondamentalmente istintivi. Sguardo, mimica facciale, movimenti del corpo, tono, timbro e ritmo della voce nonché pause e silenzi a volte dicono molto di più rispetto alle parole. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Contenutotabella" style="margin: 0cm 0cm 14.15pt; text-align: justify;">
Segnali come l'espressione facciale delle emozioni hanno una forte connotazione biologica, innata, e presentano similitudini con i segnali utilizzati dai primati non umani. In genere la nostra attenzione è focalizzata sul contenuto delle conversazioni che intratteniamo con gli altri.<br />
Ma quando c'è contraddizione tra ciò che diciamo con le parole e ciò che comunichiamo con il linguaggio del corpo è proprio quest'ultimo che riesce ad imporsi sulla dimensione linguistica, grazie alla sua maggiore visibilità e alle scarse possibilità di essere dissimulato. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Il modo migliore per dissimulare le forti emozioni é mettersi una maschera , la maschera migliore é un'emozione finta che non solo serve a sviare ma costituisce il miglior camuffamento. Quella indossata da Parolisi, nell'intervista in oggetto, vorrebbe trasmettere afflizione e preoccupazione ma si rilevano troppe forzature nel controllo della mimica facciale. Il bugiardo, di solito, sorveglia e cerca di controllare le parole e l'espressione del viso sapendo che gli altri concentrano lì la loro attenzione ma lo sforzo dell'indagato sembra più focalizzato sulla parte bassa del proprio volto, mento e bocca, che non su quella alta (occhi e fronte). </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Osservando il filmato si può infatti notare che gli angoli delle labbra sono rivolti all'ingiù come ordinariamente avviene in situazioni emotive come quelle di tristezza e afflizione ma occhi, sopracciglia e fronte sembrano completamente scollegati sotto il profilo espressivo. Nella mimica della tristezza gli angoli interni delle sopracciglia dovrebbero essere, infatti, sollevati e ravvicinati e l'angolo interno delle palpebre superiori sollevato, la fronte, che costituisce la sede principale dei movimenti muscolari più difficili da falsificare, dovrebbe essere corrugata. Lo sguardo di Parolisi sembra invece sereno, a tratti disteso, ogni tanto socchiude le palpebre in maniera palesemente forzata per cercare di dimostrare contrizione ma la dicotomia tra parte alta e bassa del volto è troppo evidente e tale da conferire a tutto il viso un senso di irrealtà e finzione. Il battito troppo frequente, poi, delle ciglia rappresenta un ulteriore indicatore di menzogna. L'aumento della frequenza del battito delle ciglia costituisce spesso una reazione generata dall'inconscio per creare un blocco dall'interno. L'inconscio é consapevole che ciò che esce dalla bocca non corrisponde al vero quindi cerca di bloccarlo chiudendo gli occhi e prendendone, così, anche le distanze.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Numerose inoltre le pause e le esitazioni del caporal maggiore durante l'intervista, ulteriori indizi rivelatori di comunicazione mendace. Una domanda in particolare ha fatto cadere l'indagato in una pausa troppo lunga: "... <i>in caserma sapevano già che il giorno dopo lei si sarebbe visto con sua moglie e con la bambina sareste andati a fare le visite. Questo é importante come particolare non crede</i> ?" Lunga esitazione, sbattito nervoso di ciglia e relativo tentativo di recupero del momento critico attraverso l'arricchimento della restante parte della ricostruzione di un'infinità di dettagli superflui che anziché renderlo più credibile, come senz'altro era nelle sue intenzioni, l'hanno fatto svelare ancora di più. Oltre agli indicatori non verbali ve ne sono, infatti, anche di verbali atti a facilitare l'individuazione di una menzogna. Tra questi, ad esempio, i particolari superflui, appunto, e la presenza consistente di informazioni irrilevanti e fuorvianti. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Altro momento critico si verifica quando viene chiesto a Parolisi a che ora fosse stato al supermercato. Tira un lungo sospiro e ricorre a numerose pause ricominciando a parlare ricorrendo a dettagli inutili e poco pertinenti. Delle ricerche hanno, dimostrato che nella situazione a bassa attivazione emotiva (menzogna preparata) vi sia, da parte di chi mente, un maggior ricorso alla strategia della prolissità ciò dovrebbe comportare da un lato presenza di un maggior numero di parole, di argomenti e di pronomi dall'altro un utilizzo più consistente di variazioni della frase standard con aumento della complessità degli enunciati . </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Nella comunicazione menzognera preparata, come a mio parere era questa, l' impegno cognitivo richiesto per pianificare e attuare la falsificazione delle proprie credenze si manifesta con la comparsa di un numero rilevante di pause brevi coniugata a enunciati più lunghi prolissi e ridondanti . Qui il menzognero tende a impegnarsi in un discorso che risulti persuasivo e credibile per l interlocutore sforzo che ha visto concentrato Parolisi per tutta la durata dell'intervista.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Nella comunicazione menzognera impreparata, invece, come poteva essere quella in risposta alle domande dell'intervistatore sugli orari, colui che mente, in funzione dell'atteggiamento critico, reale o supposto, dell'interlocutore, tende a manifestare un'incapacità cognitiva momentanea nel gestire la menzogna e nel riprogrammare tempestivamente le proprie mosse tattiche appropriate alle richieste dell'interlocutore, esattamente come ha fatto Parolisi nel filmato che abbiamo osseravto.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><span style="color: blue;"><strong>Non sappiamo perché l'indagato abbia mentito, se per coprire sé o qualcun altro o per ragioni che non ci é dato sapere. Sta di fatto che conoscere le principali tecniche e strategie di comunicazione sia verbale che non verbale fornisce un grande aiuto nell'individuazione delle informazioni mendaci e manipolate di qualunque ambito operativo si tratti.</strong></span></span></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><span style="color: blue;"><strong><br /></strong></span></span></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><span style="color: blue;"><strong>Cinzia Mammoliti</strong></span></span></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><span style="color: blue;"><strong><br /></strong></span></span></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><span style="color: blue;"><strong><a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/">www.didonnainvestigazioni.com</a></strong></span></span></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<br /></div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-35798207496112507252011-08-01T00:43:00.000-07:002011-11-26T06:53:29.197-08:00Mobbing riconoscerlo e difendersi ...<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Col termine <i>mobbing </i>ci si riferisce ordinariamente ad una forma di violenza psicologica tipica dei posti di lavoro caratterizzata da particolare cruenza e oltremodo lesiva della dignità personale e professionale.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzyP2rVtRKCE6NRl7KzTjqcaB9jWylX2mzYTn6j3pLL0Rj3kZ0sxePwJcaJfScUZtjjOebbtE885-zLo_PVjFn2H8w2qOh4Y13VXuZAYOjUsiHkOzXJTmXzsf-vsljt-dvUeu8Y2dtXEw/s1600/imagesCA6T8TXV.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzyP2rVtRKCE6NRl7KzTjqcaB9jWylX2mzYTn6j3pLL0Rj3kZ0sxePwJcaJfScUZtjjOebbtE885-zLo_PVjFn2H8w2qOh4Y13VXuZAYOjUsiHkOzXJTmXzsf-vsljt-dvUeu8Y2dtXEw/s200/imagesCA6T8TXV.jpg" t$="true" width="200" /></a></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Attraverso una serie di comportamenti persecutori quali angherie, vessazioni, umiliazioni, demansionamento ed emarginazione, datori di lavoro, colleghi o entrambi, mirano usualmente a far lasciare il posto di lavoro a una vittima prescelta.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Quest'ultima, presa di mira, all'improvviso e immotivatamente, inizialmente non si rende conto di quel che sta accadendo, ma poco alla volta, con l'aumentare nel tempo dell'intensità delle azioni violente comincia a sviluppare una vera e propria sindrome che può condurre a seria compromissione della salute psico fisica.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Ansia, stress, nervosismo, disturbi del sonno e dell'alimentazione, problemi gastrici e circolatori, mal di testa sono soltanto alcuni dei sintomi che segnalano che la salute é in pericolo e quando ci si accorge spesso è troppo tardi. Nei casi estremi si può arrivare anche a sviluppare un DPS (disturbo post traumatico da stress) o una depressione.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Ecco perché é importante imparare a riconoscere da subito i primi segnali di un disagio come quello che deriva dal subire violenza sul posto di lavoro. Attraverso l'individuazione delle prime azioni finalizzate a destabilizzarla, la vittima ha modo di contrattaccare e difendersi prevenendo le gravi conseguenze che potrebbero derivarle dal subire.</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Il tema, di estrema attualità, costituisce, ad oggi, sia in Italia che nel resto d'Europa un fenomeno di portata immensa anche per l'elevata cifra oscura che lo caratterizza. Sono ancora pochi, infatti, i lavoratori che denunciano questa subdola e pericolosissima forma di violenza anche perchè spesso paralizzati dalla paura di perdere il posto di lavoro. </div>
<div class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 39.4pt 6pt 14.15pt; text-align: justify;">
Anche se in Italia non esiste ancora una legge in materia di <i>mobbing,</i> e quindi lo stesso non è configurato come specifico reato a sé stante, le azioni collegate possono però rientrare in altre fattispecie di reato, previste dal codice penale, quali l'ingiuria, la diffamazione, la violenza privata, i maltrattamenti, le lesioni personali gravi o gravissime. La legge italiana disciplina inoltre il risarcimento del danno biologico che può derivare a chi é stato vittima di azioni di <i>mobbing</i>. </div>
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;">Strumenti per difendersi dunque ne esistono. Basta conoscerli per poterli utilizzare.</span><br />
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;">Per approfondimenti o informazioni su i nostri seminari visitate il sito: </span><a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 16px;">www.didonnainvestigazioni.com</a>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-32768553280659462292011-07-29T10:05:00.000-07:002011-11-26T06:54:06.681-08:00L'arresto di Parolisi . Presto le spiegazioni della nostra criminologa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/N7Df0MNqxNw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
La notizia non ha colto di sorpresa la criminologa Dott.ssa Cinzia Mammoliti.<br />
Nei prossimi giorni su questo blog ci spiegherà il perchè.<br />
Iscrivetevi per ricevere in tempo reale sulla vostra mail i post che pubblicheremo e,se desiderate approfondire l'argomento, prenotatevi per partecipare al prossimo corso sulla "comunicazione non verbale " tenuto dalla dott.ssa Mammoliti in collaborazione con <a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/">Di Donna Investigazioni</a> ed <a href="http://www.europeanbodyguardassociation.com/">EBA</a>.<br />
Deborah Di DonnaCinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-69889861450957654012011-07-27T08:26:00.000-07:002012-02-13T08:54:20.332-08:00CONFLITTI NELLA COMUNICAZIONE<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="color: white; font-family: Calibri;">Tra le competenze necessarie alla realizzazione di una comunicazione efficace vi è quella di saper prevenire e gestire i conflitti che possono insorgere.</span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="color: white; font-family: Calibri;">Tuttavia non sempre e non necessariamente i conflitti sono da evitare: anzi, talvolta si possono rivelare addirittura costruttivi. </span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="color: white; font-family: Calibri;">Si intende, con questo corso, imparare a individuare le principali cause che possono determinare malintesi e diverbi che vengono a costituire un <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ostacolo a una comprensione proficua tra emittente e destinatario del messaggio al fine di rimuoverle. Si vogliono, però, anche offrire gli strumenti per affrontare nella maniera più idonea quei conflitti che possono trasformarsi in costruttivi momenti di confronto.</span></span></b></div>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: white; font-family: "Calibri", "sans-serif"; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: AR-SA;">Partendo dall’individuazione delle principali tecniche di gestione dei conflitti nella comunicazione si avrà, inoltre, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>modo di imparare a controllare e canalizzare la propria e altrui emotività trasformando il conflitto in consenso attraverso la negoziazione che costituisce una vera e propria arte appannaggio di pochi.</span></b>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-28002848947216391902011-07-25T09:14:00.000-07:002011-11-26T06:54:29.802-08:00Tecniche di intervista efficace: perchè è fondamentale conoscerle ..<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="font-family: Calibri;">"Una buona conduzione di interviste testimoniali e interrogatori di polizia richiede la conoscenza delle principali tecniche e strategie di comunicazione efficace. Il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">setting</i> dell’intervista è infatti molto particolare e gli interlocutori non si trovano su un piano paritario. E’ importante imparare ad ascoltare con attenzione non soltanto il contenuto dei messaggi che si ricevono ma anche a percepire i segnali segreti del corpo che sono da decodificare accuratamente in considerazione soprattutto del fatto che ci si può trovare di fronte a comunicazioni menzognere. Riconoscere, dunque i principali indicatori della menzogna e le modalità di comunicazione manipolatoria aiuteranno gli operatori del settore a condurre interviste efficaci e spendibili sul piano operativo"</span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="font-family: Calibri;">Cinzia Mammoliti</span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="font-family: Calibri;">Se desiderate approfondire l'argomento Vi invito a partecipare al mio prossimo corso che si terrà a Milano a fine novembre. </span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="font-family: Calibri;">Per essere sempre aggiornati sulle nostre iniziativi e sulle date dei corsi iscrivetevi alla newsletter dei siti <a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/">www.didonnainvestigazioni.com</a> e a quello dell'associazione E.B.A. <a href="http://www.europeanbodyguard.com/">www.europeanbodyguard.com</a></span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="font-family: Calibri;">Buona serata!</span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="font-family: Calibri;">Deborah Di Donna</span></span></b></div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-368892035597950609.post-89991300410543134912011-07-04T07:21:00.000-07:002011-11-26T06:55:41.113-08:00Il PROFILO CRIMINOLOGICO: DALLA SCENA DEL CRIMINE AI PROFILI SOCIO-PSICOLOGICI<b><span style="color: #4b1f6f;">Sono aperte le iscrizioni al corso il profilo criminologico tenuto dalla dott.ssa Cinzia Mammoliti in collaborazione con Di Donna Investigazioni di Deborah Di Donna e l'associazione E.B.A. di Milano.</span></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="color: red;">Per maggiori informazioni e per conoscere le modalità di iscrizione scrivete a : </span><a href="mailto:info@europeanbodyguar.com"><span style="color: red;">info@europeanbodyguard.com</span></a><span style="color: red;"> oppure a info</span><a href="mailto:corsi@didonnainvestigazioni.com"><span style="color: red;">@didonnainvestigazioni.com</span></a><span style="color: red;">.</span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #4b1f6f;"><span style="color: red;">Ricevere in tempi brevissimi tutte le informazioni richieste</span><span style="color: black;">.</span></span></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<b><u><span style="color: #4b1f6f;">Obiettivo:</span></u><span style="color: #4b1f6f;"> </span></b>fornire strumenti utili alla costruzione di un profilo psicologico criminale attraverso l'interpretazione di informazioni collegate alle circostanze di un crimine per spiegare il comportamento delittuoso e facilitare la cattura del reo </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<b><u><span style="color: #4b1f6f;">Destinatari:</span></u></b> Forze dell'ordine, investigatori privati, operatori di agenzie investigative, altri soggetti interessati a conoscere o ad approfondire l'argomento</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="color: #4c1130;"><span style="background-color: black;"><u><strong><span style="background-color: white;">Titolo di studio richiesto</span></strong></u>:</span></span> diploma scuola superiore o laurea triennale. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="background-color: white;"></span><br />
<b><u><span style="color: #4b1f6f;"></span></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<b><u><span style="color: #4b1f6f;">Programma:</span></u></b> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Tratti di personalità criminale</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Disturbi di personalità e disturbi mentali</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Il narcisismo benigno, patologico e benigno </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Le nove categorie di temperamenti</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Il <i>profiling</i> come processo evolutivo</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Classificazioni di tipologie criminali</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Le classificazioni motivazionali della criminalità</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Classificazioni soci-ambientali della criminalità</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>La scena del crimine e lo <i>staging</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Classificazione dei<i> serial killer</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Le 24 componenti psicodinamiche dei <i>serial killer</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>Esempi di s<i>erial killer </i>italiani</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-family: Symbol;">-<span style="font-family: 'Times New Roman';"> </span></span>L'imputabilità dei <i>serial killer</i><br />
<i><br /></i><br />
<div style="text-align: center;">
<i><a href="http://www.didonnainvestigazioni.com/">www.didonnainvestigazioni.com</a></i></div>
</div>Cinzia Mammolitihttp://www.blogger.com/profile/08064829848967049360noreply@blogger.com0