lunedì 1 agosto 2011

Mobbing riconoscerlo e difendersi ...

Col termine mobbing ci si riferisce ordinariamente ad una forma di violenza psicologica tipica dei posti di lavoro caratterizzata da particolare cruenza e oltremodo lesiva della dignità personale e professionale.

Attraverso una serie di comportamenti persecutori quali angherie, vessazioni, umiliazioni, demansionamento ed emarginazione, datori di lavoro, colleghi o entrambi, mirano usualmente a far lasciare il posto di lavoro a una vittima prescelta.
Quest'ultima, presa di mira, all'improvviso e immotivatamente, inizialmente non si rende conto di quel che sta accadendo, ma poco alla volta, con l'aumentare nel tempo dell'intensità delle azioni violente  comincia a sviluppare una vera e propria sindrome che può condurre a seria compromissione della salute psico fisica.
Ansia, stress, nervosismo, disturbi del sonno e dell'alimentazione, problemi gastrici e circolatori, mal di testa sono soltanto alcuni dei sintomi che segnalano che la salute é  in pericolo e quando ci si accorge spesso è troppo tardi. Nei casi estremi si può arrivare anche a sviluppare un DPS (disturbo post traumatico da stress) o una depressione.
Ecco perché é importante imparare a riconoscere da subito i primi segnali di un disagio come quello che deriva dal subire violenza sul posto di lavoro. Attraverso l'individuazione delle prime azioni finalizzate a destabilizzarla, la vittima ha modo di contrattaccare e difendersi prevenendo le gravi conseguenze che potrebbero derivarle dal subire.
Il tema, di estrema attualità, costituisce, ad oggi, sia in Italia che nel resto d'Europa un fenomeno di portata immensa anche per l'elevata cifra oscura che lo caratterizza. Sono ancora pochi, infatti, i lavoratori che denunciano questa subdola e pericolosissima forma di violenza  anche perchè spesso paralizzati dalla paura di perdere il posto di lavoro.
Anche se in Italia non esiste ancora una legge in materia di mobbing, e quindi lo stesso non è configurato come specifico reato a sé stante, le azioni collegate possono però rientrare in altre fattispecie di reato, previste dal codice penale, quali l'ingiuria, la diffamazione, la violenza privata, i maltrattamenti, le lesioni personali gravi o gravissime. La legge italiana disciplina inoltre il risarcimento del danno biologico che può derivare a chi é stato vittima di azioni di mobbing.
Strumenti per difendersi dunque ne esistono. Basta conoscerli per poterli utilizzare.


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